Se ancora non avete deciso in quale periodo dell’anno andare a visitare Barcellona, allora vi diamo questa dritta: andateci il 23 aprile!
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Sì, perché il 23 aprile è il giorno in cui in tutta la Catalogna ed in particolare nella sua capitale (Barcelona) si festeggia Saint Jordi. Il cavaliere Jordi, un tempo agli ordini dell’imperatore Diocleziano, si rifiutò di perseguitare i cristiani e fu martirizzato e decapitato; in questo modo iniziò il culto del martire, anche se successivamente nacquero altre fantastiche leggende legate a questa figura, come la leggenda della principessa.
La leggenda narra che vi fosse un drago terribile nel paese di Montblanc che perseguitava la popolazione. Per fermarlo, gli abitanti decisero di iniziare a sorteggiare a turno un abitante e a darlo in sacrificio al mostro. Un giorno, il sorteggio scelse proprio la figlia del Re di Montblanc. La fanciulla si incamminò verso il suo orribile destino e lungo il cammino incontrò un giovane cavaliere chiamato Jordi che decise di prendere il suo posto e combattere contro il drago. Quando riuscì a decapitarlo, dal sangue della bestia nacque un roseto dai fiori rossi. Sant Jordi è da allora considerato il santo patrono della Catalogna.

Questa ricorrenza è conosciuta nel mondo come il “San Valentino Catalano o Spagnolo”, ma, mentre San Valentino è la festa degli innamorati, Sant Jordi ha un senso più ampio: esprime il sentimento dell’amore anche tra amici e membri della famiglia.
In questa data ricorre anche la festa del libro in memoria del 23 aprile 1616, giorno in cui morirono due grandi personaggi della letteratura: Cervantes (l’autore del romanzo Don Chisciotte de la Mancia) e Shakespeare (considerato il più importante scrittore in inglese).


È questo il motivo per cui la tradizione vuole che il giorno di Sant Jordi le donne ricevano una rosa dagli uomini e viceversa esse regalino un libro all’altro sesso. A Barcellona il miglior posto dove festeggiare Sant Jordi è La Rambla, che si riempie ogni anno con bancarelle di librai e fiorai, mentre le attività più attese sono nelle attrazioni più importanti della città: la Sagrada Família, la Casa Museu Gaudí nel Park Güell, la Casa Batlló, la statua di Colombo e la Pedrera. Migliaia di rose e di libri fanno da ornamento e riempiono le strade, tutti i barcellonesi scendono in strada per festeggiare questa tradizione che è considerata un must-see!


Cosa vedere
Ovviamente Barcellona è bellissima sempre, indipendentemente dal periodo, l’elenco che segue riporta i luoghi che abbiamo scelto di vistare noi.
- La Sagrada Familia
- Las Ramblas
- Casa Batlló
- Parc Güell
- Casa Museo di Gaudí
- Dove dormire
- Curiosità
- Suggerimenti
La Sagrada Familia
Uno dei simboli di Barcellona, il capolavoro dell’architetto Antoni Gaudí. Data l’affluenza di turisti, al fine di evitare le file interminabili, vi consigliamo di acquistare i biglietti online e prima di entrare vi consigliamo anche di ammirare questa meraviglia da lontano. Prestate particolare attenzione alla facciata della Natività: la grotta presente all’ingresso contiene le sculture che evocano gli eventi più tragici della vita di Gesù.






Entrando nella cattedrale avrete l’impressione di essere in bosco fatto di altissime colonne, questo è l’effetto che è stato voluto da Gaudí al fine di dimostrare la grandezza di Dio.



Sotto la cattedrale è presente una grande cripta che conserva la tomba di Gaudí che, dal 2005, assieme alla Facciata della Natività, sono patrimonio dell’Unesco.
Nel Museo sono conservati i disegni dei progetti originali, fotografie, schizzi, modellini e molto altro. per far capire al visitatore come l’architetto l’aveva pensata. Attualmente infatti solo due facciate sono finite (il progetto ne prevede tre). Il cantiere perennemente presente, per proseguire i lavori e per la manutenzione, è esso stesso un’attrazione turistica, vedrete infatti squadre di manovali e scultori aggrappati alle guglie lavorare a questo immenso tempio dedicato alla Sacra Famiglia.
Si prosegue poi verso l’ascensore, attenzione però perché per salire è necessario un apposito biglietto che va acquistato prima di entrare nella cattedrale. L’ascensore porta fino alle alti torri aperte. Da qui si può godere non soltanto di uno splendido panorama, ma anche della possibilità di osservare da vicino dettagli e manifattura delle altre torri. Preparatevi poi alla discesa dove non è previsto l’uso dell’ascensore quindi, vi ritroverete a percorrere una lunga, sinuosa e bellissima scala a chiocciola.

Las Ramblas
Questo lungo viale che da Plaça de Catalunya conduce alla statua di Colombo a pochi passi dal mare, vi darà la possibilità di ammirare gli artisti di strada, i mercati, molti palazzi, piazze e monumenti. Il mercato più conosciuto per i colori vivaci della frutta esposta è la Boqueria che si trova a metà del viale.


Continuando lungo Las Ramblas arriverete alla fermata Liceu della metropolitana e qui vedrete il Grande Teatro di Liceu che si trova proprio accanto al mosaico di mattonelle del pittore Joan Miró. Un poco più in giù vedrete la Plaça Reial, una piazza bellissima che vale la pena vedere soprattutto di sera e, sulla sinistra, Palau Güell che ha accanto una delle creazioni di Gaudí. Nella zona più a sud, di fronte il Museo delle Cere, troverete la metropolitana Drassanes e, a chiudere il viale, vedrete il monumento Cristoforo Colombo davanti al Porto Vell (porto delle navi da carico e passeggeri).


Casa Batlló
Casa Batlló è un altro capolavoro dell’architetto Gaudí, Patrimonio dell’Unesco dal 2005 e una delle sette meraviglie di Barcellona dal 2007. L’esterno della casa cambia colore nel corso della giornata al variare della luce. La base appare come un reticolato di ossa mentre i balconi ricordano le ossa del volto.
La parte alta della facciata è simile all’insieme dei vasi sanguigni e dei muscoli mentre il tetto ha un effetto squamoso, simile alla coda di un enorme drago. La scelta di Gaudí di trasformare il tetto del palazzo in una coda di drago è la rappresentazione della leggenda di Saint Jordi e del drago.
L’intero edificio è ricoperto con colori che richiamano la vita marina e, da tutte queste caratteristiche, nascono i due soprannomi più conosciuti: Casa delle ossa e Casa del drago.



Casa Batlló è una delle attrazioni più visitate di Barcellona e la fila per entrare è veramente molto lunga, armatevi quindi di tanta pazienza oppure acquistate per tempo i biglietti online.
Parc Güell
Parc Güell è un’altra delle grandi testimonianze del passaggio dell’architetto Gaudí ma, prima di parlare del parco, è importante sapere che è diviso in due zone, una ad accesso gratuito e l’altra a pagamento. L’incredibile afflusso di turisti rende spesso impossibile accedere alla zona a pagamento che, una volta raggiunto il numero massimo della capienza prevista, chiude. Il nostro suggerimento è di andare presto la mattina oppure durante l’orario del pranzo così da non rischiare. Se acquistate il biglietto online, utile sia per evitare code sia per evitare il rischio di non riuscire ad entrare, al momento della prenotazione dovrete indicare il giorno e l’orario della visita.
L’ingresso principale a pagamento ha due strane case in mosaico che sembrano uscite dalla favola di Hansel e Gretel, progettate per essere le stanze del custode del parco.

In questa zona del parco è presente la famosissima scalinata della lucertola contornata da due terrazze a forma di grotta. Percorrendo la scalinata si incontrerete le statue di Goblins, simboli della Catalogna e la famosa lucertola mosaico.

Arrivati in cima alla scala troverete il Tempio Dorico, formato da 88 colonne attorcigliate che sembrano partire direttamente dalle radici degli alberi. Questa particolare costruzione era stata pensate per fungere da mercato di quello che sarebbe dovuto diventare un comprensorio di case. Continuando a camminare potrete ammirare la Banc de Trencadis, altro simbolo del parco che si sviluppa lungo il perimetro della Plaça de la Natura, una grande terrazza contornata da panchine completamente ricoperte da mosaici di ceramica. Questa è decisamente una delle migliori viste della città.


La zona gratuita del parco è caratterizzata dalle Carrer d’Olot che sono le rustiche mura di cinta su cui si possono notare i diversi medaglioni in ceramica con su scritto Parc Güell.


Questa parte del parco è piena di sentieri, salite, scalinate e monumenti. Incontrerete spesso anche molti simpaticissimi artisti di strada. Qui troverete anche il famoso colonnato utile per ripararsi dal sole fino a che arriverete alla famosa Casa Museo di Gaudí, dove l’architetto dimorò tra il 1906 e il 1925. La Casa fu trasformata in museo nel 1963, e può essere visitata pagando il biglietto d’ingresso.




Casa Museo di Gaudí
Come accennato, la casa museo Gaudí è stata la residenza dell’architetto dal 1906 fino al 1925 ed al suo interno sono conservati mobili e oggetti disegnati dall’architetto, oltre ad una collezione di effetti personali che permettono di comprendere meglio la vita e la mentalità di Gaudí.

La casa fu costruita all’interno del Parc Güell con l’intento originario di essere un esempio da mostrare ai possibili acquirenti di quelle che sarebbero dovute essere le 88 parcelle del parco pensate da Gaudí e Güell. Originariamente infatti il parco Güell era stato pensato come un progetto di urbanizzazione e, a dispetto di quanto si pensa normalmente, la casa non fu progettata da Gaudí. L’incarico venne dato dal Conte Eusebi Güell all’architetto Francesc Berenguer i Mestres che, non essendo ancora architetto, fece firmare il progetto a Gaudí.
La casa, costruita su un terreno pendente è costruita su tre piani più uno scantinato con una torre alla sommità. I camini e la copertura della torre sono costruiti in Trencadís, tessere di ceramica caratteristiche del modernismo catalano. Gaudí si trasferì nella casa nel 1906, insieme a suo padre Francesc e a una sua nipote, Rosa Egea i Gaudí. Il padre morì nell’ottobre dello stesso anno, mentre la nipote spirò nel 1912. Gaudí continuò a vivere nella casa per oltre 20 anni, fino al 1925, quando si trasferì nel cantiere della Sagrada Familia.




Dopo la morte di Gaudí, nel 1926, la casa fu messa in vendita e comprata dal commerciante italiano Francesco Chiappo Arietti, che si trasferì subito e per volontà di Gaudí il ricavato della vendita fu speso nella costruzione della Sagrada Familia, mentre i suoi oggetti personali furono dispersi. Il commerciante lasciò la casa praticamente com’era dato che era un ammiratore dell’architetto catalano. Quando la coppia morì, gli eredi vendettero nuovamente la casa ad alcuni amici di Gaudí che volevano fare dell’abitazione uno spazio accessibile al pubblico, apportandovi vari oggetti dell’architetto. Furono questi amici a rendere la casa museo una realtà, cedendola successivamente alla fondazione della Sagrada Familia, unendo così la collezione della casa a quella del museo della Sagrada Familia.


Dove dormire
Barcellona pullula di ogni tipo di alloggio ed è collegata divinamente perciò scegliere dove dormire non è un problema. A vostra disposizione troverete alberghi di lusso e storici, alberghi più economici, hotel, pensioni, ostelli, residence per studenti, appartamenti, camere in affitto, B&B, campeggi e residence. In base al budget che avete a disposizione potete trovare l’alloggio più adatto in ogni zona della città.
Noi abbiamo dormito in una delle tantissime pension che si trovano sulla Rambla. Quanto ai prezzi, per quel che riguarda gli hotel sono pari a quelli delle più importanti città europee. Per chi vuole spendere meno ci sono gli ostelli della gioventù, presi d’assalto soprattutto nei mesi estivi. Visitare Barcellona in alta stagione, da marzo a settembre, significa dover prenotare in anticipo l’alloggio, poiché gli alberghi, le pensioni o gli ostelli sono spesso al completo. Tra ottobre e marzo, invece, alcuni alberghi offrono tariffe speciali e promozioni. Questo link potrebbe esservi utile https://www.barcellona.org/dove-dormire-barcellona/
Curiosità
Gaudí fu un bambino dalla salute delicata e per questa ragione era obbligato a trascorrere lunghi periodi di riposo nelle montagne di Riudoms dove passava ore ed ore a contemplare i segreti della natura. Fu così che Gaudí ritrovò l’essenza e il senso dell’architettura nel seguire i modelli della natura, infatti, era sovente affermare che: “L’originalità consiste nel ritorno alle origini”. Nel 1878 concluse gli studi presso la scuola di Architettura ed il direttore Elies Rogent dichiarò: “Non so se abbiamo conferito il titolo a un pazzo o a un genio, con il tempo si vedrà”.
Gaudí morì il 10 giugno 1926 investito da un tram mentre si stava recando, come ogni sera, alla Sagrada Família. Dopo l’urto perse i sensi e nessuno immaginò che quell’anziano trasandato e senza documenti fosse il celebre architetto. Venne trasportato all’Ospedale della Santa Croce dove, successivamente, venne riconosciuto dal prete della Sagrada Família. Il funerale venne celebrato due giorni dopo nella Sagrada Família e fu una cerimonia a cui i barcellonesi parteciparono in massa per poter dare l’ultimo addio a Gaudí, l’architetto più universale che la città avesse mai avuto.
Suggerimenti
Tutta Barcellona va visitata con il naso all’insù, i palazzi sono spesso ornati da rappresentazioni di draghi in onore del Santo Patrono, inoltre sono i palazzi stessi ad essere delle opere incredibili.



In un week-end non è possibile visitare tutte le meraviglie di questa bellissima città, una selezione è purtroppo necessaria, quello che vi abbiamo raccontato è quello che abbiamo deciso di vedere noi, ma non prendetelo per oro colato perchè vi sono tantissime altre attrazioni che, siamo certi, sono da non perdere.
