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Reus, comune situato nella comunità autonoma della Catalogna è la seconda città in termini di popolazione della provincia di Tarragona, sulla Costa Daurada.
A Reus è nato il famoso artista Antoni Gaudí e vale la pena di essere vista anche per la sua architettura modernista, infatti, non tutti sanno che appartiene alla rete Réseau Art Nouveau Network, che integra le città con il patrimonio modernista più importante d’Europa.
Cosa Vedere
Parc Sant Jordi
Abbiamo fatto questo viaggio in Spagna in macchina e arrivando da Barcellona ci siamo fermati a Reus. Abbiamo parcheggiato vicino al parco dedicato al santo protettore della Catalogna, Sant Jordi, Avinguda de Sant Jordi, 2, 43201 Reus e, attraversando il parco a piedi, siamo rimasti incantati dalle tantissime opere esposte (l’ingresso al parco è gratuito).
Sant Jordi (San Giorgio), o il cavaliere Jordi, era agli ordini dell’imperatore Diocleziano quando si rifiutò di perseguitare i cristiani quindi fu martirizzato e decapitato. In questo modo iniziò il culto del martire.
Successivamente nacquero altre fantastiche leggende legate a questa figura, come ad esempio la leggenda della principessa.
Si narra che vi fosse un drago terribile che perseguitava uomini e animali nel paese di Montblanc. Per fermarlo, gli abitanti decisero di iniziare a sorteggiare a turno un abitante e a darlo in sacrificio al mostro così da dare tregua al resto del popolo.
Ma, un giorno, il sorteggio scelse proprio la figlia del Re di Montblanc. Destinata ad una morte orribile, il cavaliere Jordi prese il posto della principessa ed affrontò il mostro, uccidendolo. La tradizione racconta che dal sangue della bestia nacque un roseto dai fiori rossi.
Per questo motivo, ogni anno il 23 Aprile, in tutta la Catalogna si festeggia quello che è considerato il vero giorno di San Valentino da tutti gli abitanti e gli innamorati.
La tradizione vuole che il giorno di Sant Jordi le donne ricevano una rosa dagli uomini e viceversa esse regalino un libro agli uomini. Questa ricorrenza è conosciuta nel mondo come il “San Valentino Catalano o Spagnolo”.
La mattinata l’abbiamo trascorsa passeggiando per le strade che Gaudí frequentò per 16 anni prima di andarsene. Abbiamo visto luoghi emblematici come la Casa Natal De Gaudí, la chiesa de Sant Pere dove fu battezzato e ovviamente non ci siamo persi la scultura di El nen (Gaudí bambino), omaggio reso dalla città al suo celebre architetto nel 2002.
Casa Natal De Gaudí
L’architetto Antoni Gaudí nacque in questa casa il 25 giugno 1852 e ci abitò durante l’infanzia e l’adolescenza con i suoi genitori, Francesc Gaudí Serra e Antonia Cornet Bertran. La casa era di proprietà della famiglia materna e al pian terreno c’era il negozio di caldaie del nonno materno. Come disse: “Sono figlio, nipote e pronipote di calderai”.
La casa ora è di proprietà privata e non è possibile visitarne l’interno.
El nen (Gaudí bambino)
Vicino alla Casa Natal si trova la scultura di Gaudí bambino, un’opera che Artur Aldomà ha realizzato nel 2002 raffigurante l’architetto che gioca durante la sua infanzia.
La scultura è un omaggio da parte della città di Reus al suo famoso architetto. È fatta di bronzo ed ha un’altezza di 1,10 metri. Gaudí è seduto su una panchina e viene mostrato come un adolescente che gioca con una pallina d’oro con effetto rotante.
Prioral de Sant Pere Apòstol
È uno dei monumenti più importanti di Reus. Il suo campanile gotico, uno dei pezzi più emblematici della città, fu costruito a metà del XVI secolo. La facciata principale è di stile rinascimentale.
Gaudí fu battezzato in questa chiesa il giorno successivo alla nascita con il nome Antoni Plàcid Guillem Gaudí i Cornet.
Ma Reus è molto altro, vale la pena vedere anche la Casa Navàs, un edificio modernista progettato dall’architetto catalano Lluís Domènech i Montaner e la statua equestre del generale Joan Prim (scultore Luis Puiggener), entrambi situati nella Plaça del Mercadal.
Casa Navàs
Questo edificio modernista è stato progettato dall’architetto catalano Lluís Domènech i Montaner. L’edificio fu costruito dal 1901 al 1908. Inizialmente era presente una torre sulla facciata sinistra ma fu distrutta dai bombardamenti delle forze nazionaliste durante la guerra civile spagnola (e mai ricostruita).
All’interno dell’edificio c’è uno spazio molto ampio e luminoso. I lavori in marmo furono eseguiti da Alfons Juyol i Bach, i dipinti di Tomàs Bergadà, i mobili di Gaspar Homar e le ceramiche di Hipòlit Montseny.
Casa Navàs è ancora oggi come in origine (tranne la torre) e comprende mobili, ceramiche, mosaici, luci, ecc.
La statua equestre del General Prim
Juan Prim y Prats (Reus, 16 dicembre 1814 – Madrid, 30 dicembre 1870) è stato un generale e politico spagnolo e influente politico liberale progressista. Il Generale Prim fece parte del Governo provvisorio del 1868 come Presidente del Consiglio dei ministri fino al suo assassinio.
Conclusioni
In una mezza giornata non è possibile visitare tutte le meraviglie di questa città, una selezione è purtroppo necessaria. Quello che vi abbiamo raccontato è quello che abbiamo deciso di vedere noi, ma ci sono tantissime altre attrazioni che, siamo sicuri, sono da non perdere.
Buona passeggiata! 🙂
English version
Reus, the birthplace of Gaudí with its modernist architecture, Spain
Reus is a town in the autonomous community of Catalonia and the second most populated town in the province of Tarragona on the Costa Daurada.
The famous artist Antoni Gaudì was born in Reus and the town is worth visiting even just to see its modernist architecture. Not everybody knows that it belongs to the Réseau Art Nouveau Network, a network that includes the places with the most important modernist heritage in Europe.
What to see
Parc Sant Jordi
We went on this trip to Spain by car and arriving from Barcelona we stopped in Reus. We parked close to a park dedicated to Catalonia‘s patron saint, Sant Jordi, Avinguda de Sant Jordi, 2, 43201 Reus, and walking through it we were enchanted by the many works of art on display (entrance to the park is free).
Sant Jordi (Saint George), or Jordi the knight, was under the command of the Roman emperor Diocletian, when he refused to persecute Christians and was hence martyred and beheaded. This is how the cult of the martyr began.
Although other legends about him – such as the legend of the princess – developed later.
It is said there was a terrible dragon persecuting men and animals in the town of Montblanc. In order to stop him, the residents decided to start raffling off who was to be sacrificed to the monster, so as to give respite to the rest of the people.
But, one day, the King of Montblanc‘s daughter was chosen and, to avoid her a horrible death, the knight Jordi took her place and faced the monster, killing him. Tradition says that a red rose garden was born from the dragon’s blood.
This is the reason why every year on the 23rd of April the entire Catalonia celebrates what’s considered to be the real Valentine’s Day.
As tradition wants, the day of Sant Jordi women receive a rose from men and, vice versa, men get a book from women. This anniversary is known worldwide as “the Catalan (or Spanish) Valentine’s Day”.
That day we spent the morning strolling around the streets where Gaudí used to hang out at for 16 years before leaving. Here we visited symbolic places such as the Casa Natal De Gaudí (the house where Gaudí was born), the church of Sant Pere where Gaudí was baptized and, of course, we couldn’t miss the scuplture El nen (Gaudí child), a tribute paid by the city to his famous architect in 2002.
Casa Natal De Gaudí
In this house born the architect Antoni Gaudí on June 25, 1852 and lived during his childhood and youth with their parents, Francesc Gaudí i Serra and Antònia Cornet Bertran. The house was owned by the maternal family and, on the ground floor, there was the calderería shop of his maternal grandfather. As he stated “I am the son, grandson and great grandson of coppersmiths”.
The house is now a privately property and you can’t visit the interior.
El nen (Gaudí child)
Near the Casa Natal you find the sculpture of Gaudí child which is a work that Artur Aldomà made in 2002 depicting the architect playing during his childhood.
The sculpture was the tribute that made the city of Reus to his famous architect. It is made of bronze and has a height of 1.10 meters. It sits on a bench and Gaudí child playing with a golden balls with rotating effect.
Prioral de Sant Pere Apòstol
This is one of the most important monuments in Reus. Its Gothic belfry, one of the most emblematic constructions in the city, was built in the mid-16th century. The main façade is in a Renaissance style.
Gaudí was baptised in this church the day after his birth under the name Antoni Plàcid Guillem Gaudí i Cornet.
Reus is still much more. Casa Navàs, a modernist building designed by the Catalan architect Lluís Domènech i Montaner, is worth visiting too as well as the equestrian statue of General Joan Prim (the scupltor is Luis Puiggener), both located in Plaça del Mercadal.
Casa Navàs
This is a modernist building designed by Catalan architect Lluís Domènech i Montaner. The building was constructed from 1901 to 1908. It had a tower on the left facade but it was destroyed by bombing by Nationalist forces during the Spanish Civil War and never rebuilt.
Inside the building there is a very wide and brightly space. Marble works were done by Alfons Juyol i Bach, the paintings by Tomàs Bergadà, the furniture by Gaspar Homar and the ceramics by Hipòlit Montseny.
Nowadays the building is still the same as it was originally (except the tower), and that includes: furniture, ceramics, mosaics, lights, etc.
The equestrian statue of General Joan Prim
Juan Prim y Prats, 1st Count of Reus, 1st Marquess of los Castillejos, 1st Viscount of Bruch (Reus, 6 December 1814 – Madrid, 30 December 1870) was a Spanish general and statesman who was briefly Prime Minister of Spain until his assassination.
Conclusions
Within half a day is not enough to visit this city, unfortunately you’ll have to make a selection. What we told you is what we have decided to visit, but there are so many other attractions that we are sure shouldn’t be missed.
Have a nice walk! 🙂
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