Nel cuore della Regione Umbria si trova Gubbio, uno dei borghi medievali più antichi e meglio conservati della regione. Gubbio è conosciuta come “la città grigia” per il colore uniforme dei blocchi di calcare con cui è costruita oppure come “la città dei matti” per l’indole imprevedibile e scanzonata dei suoi abitanti.
Tempo di lettura 9 minuti
Questo borgo è riuscito a conservare nei secoli il suo incredibile e affascinante aspetto medievale che si riflette nella fisionomia degli edifici e nella struttura delle stradine e che potrete ammirare durante la visita di una giornata perché non è una cittadina grandissima. Vi raccomando scarpe comode perché ci sono parecchie salite, discese e scalinate.




Gubbio è uno degli insediamenti umbri più antichi, feudo dei Montefeltro e dei Della Rovere nel periodo delle Signorie. La città di Gubbio è strettamente legata alla storia di San Francesco, in particolar modo a un evento della sua vita citato nel XXI capitolo dei Fioretti di San Francesco, cioè l’incontro con il “lupo” avvenuto nei pressi della Chiesa di Santa Maria della Vittoria, detta della Vittorina.
L’episodio miracoloso è uno dei più conosciuti al mondo e sulla veridicità storica si è dibattuto a lungo: è possibile che il lupo, o la lupa, sia metafora di un bandito riconciliato con la città da Francesco, ma molti studiosi parlano di un animale vero.
Cosa fare a Gubbio
- Piazza 40 Martiri
- Le Logge dei Tiratori
- La Chiesa di San Francesco in piazza 40 Martiri
- La Piazza Grande
- Il Museo Civico Palazzo dei Consoli
- La Botte Antica Botte dei Canonici
- Il Duomo, Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo
- Il Museo di Palazzo Ducale
- Il Palazzo del Bargello
- La Fontana dei matti
- I Ponti dell’Abbondanza
- Il Teatro Romano
- I meravigliosi mille e più vicoli medievali
- Cosa e dove mangiare
- Eventi da non perdere
- Itinerario
- Curiosità




Piazza 40 Martiri
In tutta probabilità arriverete in Piazza 40 Martiri, uno dei maggiori luoghi di interesse nonché punto d’ingresso della città dove è presente un ampio parcheggio (a pagamento).
Questa piazza è dedicata alle vittime eugubine uccise dalle truppe germaniche di occupazione nel 1944, alle quali è stato dedicato un monumento rappresentativo visibile già dal parcheggio.


Le Logge dei Tiratori
Le logge risalgono al 600, si tratta di una costruzione formata da due piani: un lungo porticato con sopra un loggiato. Questo locale coperto serviva a “tirare” le stoffe, ovvero a stendere i tessuti fino a fargli raggiungere le dimensioni desiderate. L’edificio, danneggiato dall’ultimo terremoto (1997), è stato restaurato; decorano le pareti dell’unica navata i notevoli 24 quadretti con la vita di Maria, eseguiti da Felice Damiani.

La Chiesa di San Francesco in piazza 40 Martiri
A Gubbio ci sono due chiese legate ad episodi della vita di San Francesco e che portano il nome del Santo. La prima è la Chiesa di San Francesco in cui il santo di Assisi si rifugiò dopo essere scappato dalla casa paterna, la seconda è la Chiesa di San Francesco dei Muratori (o della Pace) a cui è legato il famoso episodio del lupo.
Quella in piazza 40 martiri è l’unica chiesa a Gubbio a tre navate. Il campanile, posto all’abside di sinistra, non è coevo al resto della chiesa in quanto risulta costruito solo nel XV secolo ed il rosone che oggi si vede è del 1958 e proviene dalla chiesa di San Francesco a Foligno. L’interno subì due trasformazioni, l’ultima nel sec. XVIII. Tra gli anni 1926 – 1938, il ripristino nello stile originario della parte absidale, ha fatto riemergere importanti affreschi del Trecento e del Quattrocento.

La Piazza Grande
La piazza principale di Gubbio è piazza Grande, il centro che unisce i quattro quartieri della città che qui si incontrano. Il parapetto della piazza, che delimita il terrazzo, ha preso il posto di un lungo loggiato innalzato nel 1508 ed abbattuto nel 1839.
Questa piazza sospesa si sostiene con gli archi che si possono ammirare dalla parte bassa di Gubbio. È il cuore pulsante del borgo, qui si svolgono le maggiori manifestazioni ed è un luogo amato sia dai residenti sia dai turisti per il bellissimo panorama sulla valle che si gode da qui. Se avete mai visto una foto di Gubbio, probabilmente è stata scattata da questa piazza pensile visto che si gode il miglior panorama sulla valle.


Il Museo Civico Palazzo dei Consoli
In piazza Grande troverete il Museo Civico Palazzo dei Consoli (denominato in origine Palazzo del Popolo) che costituisce, con il complesso di Piazza Grande e Palazzo del Podestà, una tra le più maestose realizzazioni urbanistiche medievali e testimonia la grandiosità del progetto politico e istituzionale del Libero Comune di Gubbio.
Costruito proprio nel centro della città in modo da essere vicino a tutti i quartieri senza scontentare nessuno, il Palazzo dei Consoli, dalla sua magnifica facciata gotica, domina Gubbio dall’alto dei sui 60 metri.

Al suo interno sono conservate le famose Tavole Eugubine: sette tavole in bronzo rinvenute nel XV secolo nel territorio, sulle quali è iscritto un testo in umbro, relativo a complessi cerimoniali di lustrazione ed espiazione della città. L’interno, dicono, sia molto suggestivo, “dicono” perché noi purtroppo lo abbiamo trovato chiuso, non vi dico il dispiacere!
Ad ogni modo al suo interno vi sono la grande Sala dell’Arengo con volta a botte, la cappella palatina, gli affreschi e gli arredi del piano nobile in cui si riunivano i Consoli. Il Palazzo dei Consoli ha anche un primato storico particolare: è stato il primo palazzo italiano ad avere l’acqua corrente, tubature e servizi igienici, il tutto ancora oggi visibile nel corridoio segreto.
Oggi il palazzo ospita i Museo Civico di Gubbio con una pinacoteca e una collezione di ceramiche. Ma il pezzo forte del museo sono le Tavole Iguvine, 7 lastre di bronzo su cui è iscritto il più importante testo in lingua umbra con una descrizione di riti religiosi antichi.

La Botte Antica – Botte dei Canonici
Lungo la strada da Piazza Grande al Duomo incontrerete la Botte Antica (visibile dal vicolo e non a pagamento). Si tratta della sede del Museo Diocesano. Il piano terra ospita la Botte Antica o Botte dei Canonici, un enorme contenitore quattrocentesco, un’autentica rarità.


Il Duomo, Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo
Il Duomo merita una visita soprattutto per l’effetto scenografico creato dall’unica campata con 10 arconi ogivali tipici delle chiese di Gubbio.
Quello che vediamo oggi è il risultato di restauri del 1300 del duomo originario, precedente all’anno 1000.

La chiesa è ricca di dipinti dovuti ad artisti eugubini del ‘500 ma anche di artisti forestieri. Rilevante è la cappella barocca che si apre nel mezzo della parete destra: contiene affreschi dell’Allegrini e una tela (la Nascita della Vergine) del Gherardi.
A sinistra dell’altare maggiore vedrete il Seggio dei Magistrati mentre nel coro vedrete il Seggio episcopale, intagliato verso la metà del sec. XVI. Il sarcofago sotto l’altare maggiore contiene le reliquie dei SS. Giacomo e Mariano a cui è dedicata la chiesa.




Il Museo di Palazzo Ducale
Il Palazzo Ducale, detto anche Corte Nuova, sorge di fronte al Duomo. E’ frutto dell’ampliamento e della trasformazione di un nucleo di edifici medievali infatti venne costruito a partire dal 1476 per volere di Federico di Montefeltro inglobando antichi edifici medievali trasformati in forme rinascimentali.
Anche in questo caso devo dire “dicono” perché lo abbiamo trovato chiuso, ad ogni modo, dicono che l’interno sia caratterizzato da sale con eleganti camini ed altri ornamenti e da un elegante cortile centrale.


Oggi è adibito dal Ministero per i Beni Culturali a Museo e ospita il prestigioso studiolo quattrocentesco in legno intagliato e intarsiato, voluto dal Duca Federico di Montefeltro che è uguale a quello del Palazzo Ducale di Urbino, il cui originale si trova al Metropolitan Museum di New York.

A livello stradale si attraversa il “voltone” (questo lo abbiamo potuto percorrere) costruito per sostenere un ampio pro-aulo sorretto da sei pilastri che si vedono dal delizioso giardino pensile creato per la corte feltresca.




Il Palazzo del Bargello
Il Palazzo del Bargello rivaleggia con il Palazzo dei Consoli e con quello Ducale per il titolo di costruzione più bella di Gubbio. Questo palazzo gotico del 1300 si sviluppa su tre piani ed è perfettamente conservato, soprattutto la bella facciata in blocchi di pietra squadrata.
Sulla facciata è possibile osservare un tipico esempio della medievale “Porta del Morto”.
Secondo alcuni questa stretta apertura veniva usata come porta d’uscita del “caro estinto”, secondo altri utilizzato come ingresso servito da una scaletta di legno, retraibile la sera, per ragioni di sicurezza o per evitare l’occupazione del suolo pubblico che avrebbe comportato il pagamento di un’imposta comunale.
Oggi ospita il Museo della Balestra.


La Fontana dei matti
Nella piazzetta antistante al Palazzo dei Bargello vedrete la Fontana dei Matti del 500 da cui discende l’appellativo di Gubbio come “città dei matti”.
Secondo l’antica tradizione chi compie tre giri attorno ad essa riceve simbolicamente la “patente di matto” che conferisce quella vitalità che contraddistingue il popolo eugubino.
Secondo voi abbiamo fatto i tre giri intorno alla fontana di corsa? Ovviamente sì!

I Ponti dell’Abbondanza
Lasciando la Fontana dei Matti in direzione di Via dei Consoli verso il Teatro Romano, passerete sopra ai Ponti dell’Abbondanza. Sono tre ponti di un sistema viario interno, funzionali al complesso edilizio dell’Abbondanza.
Si tratta di una zona della città che sorge lungo il torrente Camignano fra la piazza del Mercato e il ponte di S. Martino, sede operativa dell’annona frumentaria eugubina. Qui erano collocati, su due edifici, il mulino ad acqua per il grano e i due forni comunali per il pane.


Dal ponte avrete la possibilità di ammirare l’Eremo di Sant’Ambrogio, elemento paesaggistico di notevole effetto. Nella stessa Chiesa riposano dal 1591 i resti mortali del Vescovo Agostino Steuco, famoso giureconsulto, filosofo, storico, teologo, bibliotecario apostolico e segretario del Concilio di Trento.

Il Teatro Romano
Poco sotto le mura, non distante da piazza 40 martiri, dove probabilmente avrete parcheggiato, troverete il teatro romano costruito verso la fine del I secolo a.C. nel centro del secondo insediamento della città romana ed era in grado di ospitare fino a 6000 spettatori.
Il Teatro Romano si trova all’interno dei giardini pubblici dall’accesso gratuito dove potrete godere del panorama e riposarvi nonché giocare con l’altalena.

Il Teatro Romano ha una forma semicircolare, presenta una cavea dal diametro di 70 metri, divisa in quattro cunei da scalette per l’accesso alle gradinate.
La struttura oggi è visibile grazie ai restauri effettuati tra ‘800 e ‘900 e ospita una qualificata stagione estiva di spettacoli classici.


I meravigliosi mille e più vicoli medievali
Ogni vicolo è un incanto, mille e più stradine si incrociano e non riuscirete a distogliere lo sguardo. Una meraviglia che raramente avrete la possibilità di incontrare ancora!















Cosa e dove mangiare
Semplice ma con ingredienti di grande qualità: sono queste le caratteristiche delle cucina eugubina, in linea con la tradizione umbra.
I primi piatti sono quelli storici: zuppe di legumi (farro e lenticchie su tutto), tagliatelle e stringozzi con i sughi di carne e cacciagione. Tra i secondi prevalgono soprattutto i secondi piatti di carne e i salumi accompagnati con la crescia, una piadina locale che sta benissimo anche con il friccò (carne di agnello, anatra, pollo e coniglio rosolata e cotta in vino bianco e brodo).
Quando è il periodo giusto, nella cucina riempie gli odori l’aroma forte e inconfondibile del tartufo bianco e nero, molto diffuso in Umbria e soprattutto nei dintorni di Gubbio.
Noi abbiamo pranzato alla Locanda del Tartufo in via dei Consoli 111, lungo la strada che porta in Piazza Grande dove si trova il Palazzo dei Consoli ed abbiamo mangiato benissimo 🙂




Eventi da non perdere
La sera del 14 agosto di ogni anno dal 1980: in questa serata, i paladini dei 4 quartieri della città si sfidano in Piazza Grande a colpi di balestra antica all’Italiana.
Come anticipato, Gubbio ha il record dell’albero di Natale più grande del mondo. Interamente costruito lungo il Monte Ingino con circa 500 luci colorate, l’albero ha una base di circa 450 metri di base e quasi 700 di altezza. Si accende al tramonto ogni giorno dal 7 dicembre al 10 gennaio di ogni anno.
Sempre nello stesso periodo, il Quartiere di San Martino si trasforma in un immenso museo all’aperto: statue a grandezza naturale, scene bibliche, antichi mestieri e molto altro trasformano questo quartiere fuori dal tradizionale flusso dei turisti in un’attrazione affollatissima.
Durante il periodo estivo, molti sono gli eventi e gli spettacoli di natura classica ai quali sarà possibile assistere nell’incredibile Teatro Romano.
Itinerario

Curiosità
La Chiesa di San Giovanni per molti anni ha ospitato Terence Hill che qui girava le scene di Don Matteo. A Natale la chiesa viene illuminata con un bel gioco di luci colorate.
Per concludere, se ancora non lo avete fatto, dedicate una giornata a questo meraviglioso borgo medievale perchè ne vale davvero la pena!
